frittole e ziringole ... uno dei primi ricordi legati alla cucina e a nonna maria; una passione che inizia in un piccolo paese dei nebrodi, Montalbano Elicona, posto tra la grande montagna, l'Etna, e le sette sorelle, le Isole Eolie, di cui si gode uno spettacolo meraviglioso, con la sua cucina contadina e che continua a Messina col suo meraviglioso Stretto e la sua cucina marinara.

Tutto inizia dalla grande cucina da lavoro della nonna,la piccola finestrella che si affaccia sulla vallata dell'elicona con i suoi noccioleti (che hanno dato tanta ricchezza a un piccolo paese come Montalbano e oggi in gran parte abbandonati), in lontananza 'polverello'...; la cucina con le sue mattonelle bianche e azzurre, i fuochi da cottura a legna con i loro cerchi concentrici in ferro, il forno a legna con lo sportellino piccolo laterale che grazie 'a lumiricchia consentiva di controllare la cottura, le pentole di rame appese ai muri di tutte le misure ... fino a quella gigantesca per fare le conserva di pomodoro, la madia per impastare il pane e le tavole di legno appoggiate sui ferri per far riposare il pane, i lunghi bastoni appesi al tetto con delle corde a cui venivano appesi salami, lardo, buccuragliu; 'u baganu dove venivano lavorati i meravigliosi biscotti pasquali: 'nevurette, biscotti a cimino, al vino, al latte, cullure, ciambelle.

C'era ancora l'armadio con la rete dove venivano conservati i formaggi ... pecorino, provole, ricotta infornata.

Questa cucina era il regno di nonna maria, per ogni attività lei era il maestro d'orchestra, lei dirigeva, organizzava il lavoro per tutti quelli che la supportavano nei momenti importanti.

E anche noi bambini avevamo un ruolo!

Io e mio cugino Pippo consegnavamo queste meraviglie e in cambio ci venivano date caramelle, cioccolattini, ma anche soldi, cinque ... dieci lire, e noi a fine giornata dividevamo felici!!!

giovedì 10 marzo 2011

'astrattu di pomodoro.

Ingredienti: pomodori maturi, olio di oliva, sale, basilico.

La preparazione di questa conserva richiede un impegno di almeno una settimana e ... tanto, tanto sole.
Laviamo i pomodori bene, tagliamoli a metà, saliamoli e facciamoli cuocere facendoli restringere.
Passiamo il pomodoro al setaccio e sistemiamolo in piatti di ceramica.
Tutte le mattine sistemiamo i piatti al sole, dopo averli coperti con un velo in modo che gli insetti non possano appoggiarsi sulla passata di pomodoro e magari restarci prigionieri.
Ogni due o tre ore giriamo la passata con un cucchiaio di legno in modo da amalgamare la parte superiore che si sarà ristretta con quella inferiore che invece sarà più liquida.
Tutte le sere riportiamo i piatti in casa in quanto l'umidità della notte rovinerebbe tutto il lavoro.
Dopo circa una settimana, se il sole sarà stato abbastanza forte, il nostro 'astrattu di pomodoro sarà diventato di colore rosso scuro e della giusta consistenza.
A questo punto aggiungiamo un filo d'olio, amalgamiamo e sistemiamo l'astrattu in barattoli di vetro (lavati e asciugati perfettamente).
Mettiamo qualche foglia di basilico, copriamo con l'olio di oliva e chiudiamo il barattolo.
L'astrattu si conserverà per diversi mesi, ma dobbiamo fare attenzione quando lo utilizziamo a risistemarlo in modo che non restino parti scoperte dall'olio e se necessario aggiungendone dell'altro.
Ottimo da utilizzare per preparare dei crostini o per rendere più saporito il sugo.

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