frittole e ziringole ... uno dei primi ricordi legati alla cucina e a nonna maria; una passione che inizia in un piccolo paese dei nebrodi, Montalbano Elicona, posto tra la grande montagna, l'Etna, e le sette sorelle, le Isole Eolie, di cui si gode uno spettacolo meraviglioso, con la sua cucina contadina e che continua a Messina col suo meraviglioso Stretto e la sua cucina marinara.

Tutto inizia dalla grande cucina da lavoro della nonna,la piccola finestrella che si affaccia sulla vallata dell'elicona con i suoi noccioleti (che hanno dato tanta ricchezza a un piccolo paese come Montalbano e oggi in gran parte abbandonati), in lontananza 'polverello'...; la cucina con le sue mattonelle bianche e azzurre, i fuochi da cottura a legna con i loro cerchi concentrici in ferro, il forno a legna con lo sportellino piccolo laterale che grazie 'a lumiricchia consentiva di controllare la cottura, le pentole di rame appese ai muri di tutte le misure ... fino a quella gigantesca per fare le conserva di pomodoro, la madia per impastare il pane e le tavole di legno appoggiate sui ferri per far riposare il pane, i lunghi bastoni appesi al tetto con delle corde a cui venivano appesi salami, lardo, buccuragliu; 'u baganu dove venivano lavorati i meravigliosi biscotti pasquali: 'nevurette, biscotti a cimino, al vino, al latte, cullure, ciambelle.

C'era ancora l'armadio con la rete dove venivano conservati i formaggi ... pecorino, provole, ricotta infornata.

Questa cucina era il regno di nonna maria, per ogni attività lei era il maestro d'orchestra, lei dirigeva, organizzava il lavoro per tutti quelli che la supportavano nei momenti importanti.

E anche noi bambini avevamo un ruolo!

Io e mio cugino Pippo consegnavamo queste meraviglie e in cambio ci venivano date caramelle, cioccolattini, ma anche soldi, cinque ... dieci lire, e noi a fine giornata dividevamo felici!!!

domenica 27 maggio 2012

Acciughe a beccaficu "a ghiotta"


Ingredienti: acciughe, pangrattato, pecorino non molto stagionato, passata di pomodoro, sedano, capperi, olive in salamoia, prezzemolo, basilico, sale, pepe, olio di oliva, vino bianco.

Puliamo le acciughe, lasciamole aperte e laviamole con acqua corrente.

Prepariamo il condimento per il ripieno.
Mettiamo in una ciotola il pangrattato, il pecorino grattugiato, un pizzico di sale, una macinata di pepe fresco, il prezzemolo e il basilico tritati, un poco di vino bianco e un filo d'olio di oliva.

Amalgamiamo beneil composto in modo che risulti morbido e umido.




Mettiamo su una acciuga un poco di ripieno e copriamo con un'altra acciuga.

Friggiamole in abbondante olio caldo facendo attenzione che non si aprano.

Se vogliamo fare un piatto più leggero possiamo cuocerle in forno in una teglia foderata con carta forno per circa 10 minuti.




Nel frattempo prepariamo la ghiotta soffriggendo prima la cipolla a fuoco basso finchè non sarà diventata dorata.

Aggiungiamo i capperi, le olive in salamoia snocciolate, il sedano tritato e facciamo cuocere ancora per qualche minuto.

Uniamo la passata di pomodoro e facciamo insaporire per circa 10 minuti in modo la ghiotta non venga troppo ristretta.


Mettiamo le acciughe, fritte o infornate, nella ghiotta e completiamo la cottura a fuoco lento (circa 10 minuti).

Facciamo attenzione a non romperle, evitiamo di toccarle con il cucchiaio di legno, meglio scuoteree il tegame leggermente per evitare che si attacchino al fondo.


Mangiamole calde coperte con il sugo della ghiotta.


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