frittole e ziringole ... uno dei primi ricordi legati alla cucina e a nonna maria; una passione che inizia in un piccolo paese dei nebrodi, Montalbano Elicona, posto tra la grande montagna, l'Etna, e le sette sorelle, le Isole Eolie, di cui si gode uno spettacolo meraviglioso, con la sua cucina contadina e che continua a Messina col suo meraviglioso Stretto e la sua cucina marinara.

Tutto inizia dalla grande cucina da lavoro della nonna,la piccola finestrella che si affaccia sulla vallata dell'elicona con i suoi noccioleti (che hanno dato tanta ricchezza a un piccolo paese come Montalbano e oggi in gran parte abbandonati), in lontananza 'polverello'...; la cucina con le sue mattonelle bianche e azzurre, i fuochi da cottura a legna con i loro cerchi concentrici in ferro, il forno a legna con lo sportellino piccolo laterale che grazie 'a lumiricchia consentiva di controllare la cottura, le pentole di rame appese ai muri di tutte le misure ... fino a quella gigantesca per fare le conserva di pomodoro, la madia per impastare il pane e le tavole di legno appoggiate sui ferri per far riposare il pane, i lunghi bastoni appesi al tetto con delle corde a cui venivano appesi salami, lardo, buccuragliu; 'u baganu dove venivano lavorati i meravigliosi biscotti pasquali: 'nevurette, biscotti a cimino, al vino, al latte, cullure, ciambelle.

C'era ancora l'armadio con la rete dove venivano conservati i formaggi ... pecorino, provole, ricotta infornata.

Questa cucina era il regno di nonna maria, per ogni attività lei era il maestro d'orchestra, lei dirigeva, organizzava il lavoro per tutti quelli che la supportavano nei momenti importanti.

E anche noi bambini avevamo un ruolo!

Io e mio cugino Pippo consegnavamo queste meraviglie e in cambio ci venivano date caramelle, cioccolattini, ma anche soldi, cinque ... dieci lire, e noi a fine giornata dividevamo felici!!!

sabato 26 febbraio 2011

Tedesco al forno con scalogni.

Ingredienti: un pezzo di tedesco (nella rete), scalogni, grani di ginepro, olio di oliva, sale, pepe, senape di dijon à l'ancienne, vino rosso (lo stesso con cui si accompagnerà il piatto).

Risacaldare il forno a 200°. Nel frattempo sistemiamo nella teglia la carne, saliamola, pepiamola e aggiungiamo l'olio di oliva.
Mettiamo la teglia in forno e giriamo la carne ogni dieci minuti in modo da farla rosolare su tutti i lati.
A questo punto aggiungiamo gli scalogni e dopo qualche minuto sfumiamo con il vino e  completiamo la cottura (circa un'ora in tutto).
Aspettiamo che la carne si intiepidisca, mettiamola su un tagliere, togliamo la rete e affettiamola in fettine di circa tre millimetri.
Sistemiamo le fettine in una pirofila, decoriamo con gli scalogni e copriamo con una parte del sughetto che si è formato durante la cottura.
Con l'altra parte del sughetto prepariamo una salsina: mettiamo nel pimer gli scalogni, il sughetto e la senape. Frulliamo e poi sistemiamo in una ciotola.
Prima di servire passiamo la carne in forno per qualche minuto in modo da servirla calda.



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