perchè le ricette di nonna maria? ... perchè nonna maria preparava la pasta in casa, i sughi li cuoceva per ore, lentamente, sulla cucina "economica" e che ... meravigliosi cannoli!!! Così è nata la mia passione per la cucina... per la cucina povera, contadina, legata al territorio ... alle stagioni ... per la cucina siciliana con le sue contaminazioni.
frittole e ziringole ... uno dei primi ricordi legati alla cucina e a nonna maria; una passione che inizia in un piccolo paese dei nebrodi, Montalbano Elicona, posto tra la grande montagna, l'Etna, e le sette sorelle, le Isole Eolie, di cui si gode uno spettacolo meraviglioso, con la sua cucina contadina e che continua a Messina col suo meraviglioso Stretto e la sua cucina marinara.
Tutto inizia dalla grande cucina da lavoro della nonna,la piccola finestrella che si affaccia sulla vallata dell'elicona con i suoi noccioleti (che hanno dato tanta ricchezza a un piccolo paese come Montalbano e oggi in gran parte abbandonati), in lontananza 'polverello'...; la cucina con le sue mattonelle bianche e azzurre, i fuochi da cottura a legna con i loro cerchi concentrici in ferro, il forno a legna con lo sportellino piccolo laterale che grazie 'a lumiricchia consentiva di controllare la cottura, le pentole di rame appese ai muri di tutte le misure ... fino a quella gigantesca per fare le conserva di pomodoro, la madia per impastare il pane e le tavole di legno appoggiate sui ferri per far riposare il pane, i lunghi bastoni appesi al tetto con delle corde a cui venivano appesi salami, lardo, buccuragliu; 'u baganu dove venivano lavorati i meravigliosi biscotti pasquali: 'nevurette, biscotti a cimino, al vino, al latte, cullure, ciambelle.
C'era ancora l'armadio con la rete dove venivano conservati i formaggi ... pecorino, provole, ricotta infornata.
Questa cucina era il regno di nonna maria, per ogni attività lei era il maestro d'orchestra, lei dirigeva, organizzava il lavoro per tutti quelli che la supportavano nei momenti importanti.
E anche noi bambini avevamo un ruolo!
Io e mio cugino Pippo consegnavamo queste meraviglie e in cambio ci venivano date caramelle, cioccolattini, ma anche soldi, cinque ... dieci lire, e noi a fine giornata dividevamo felici!!!
martedì 1 marzo 2011
Fegato e cuore a bagnomaria con cipollata in agrodolce.
Mettiamo le fettine di fegato e di cuore in una pirofila di vetro, aggiungiamo un filo d'olio, il sale, il pepe, vino rosso, le bacche di ginepro e il rosmarino.
Appoggiamo la pirofila su una pentola che abbia la stessa larghezza della pirofila (in modo che il vapore non fuoriesca) con dell'acqua e mettiamola sul fuoco.
Nel frattempo prepariamo la cipollata facendo soffriggere la cipolla rossa in una padella con l'olio di oliva e saliamo.
Dopo qualche minuto aggiungiamo mezzo bicchiere d'acqua e facciamo cuocere.
Quando sarà morbida sfumiamo con una tazzina di aceto in cui avremo sciolto due cucchiaini di zucchero.
Ogni tanto giriamo le fettine di fegato e cuore e dopo circa quindici minuti aggiungiamo un goccio di vino rosso.
Facciamo cuocere per circa quaranta minuti.
Quando sarà cotto aggiungiamo una macinata di pepe fresco e serviamo accompagnando con la cipollata.
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