Vi sono due teorie circa l'origine del nome di questa ricetta: secondo la prima deriva dal latino "juscellum" che vuol dire zuppa, per la seconda dal verbo siciliano "sciusciare" che vuol dire soffiare.
Facciamo bollire le ossa di vitello in una pentola grande con abbondante acqua salata con i pomodori a pezzettoni, la cipolla e il sedano.
Prepariamo le polpettine unendo il pangrattato alla carne tritata, il pecorino grattugiato, le uova, il sale, il pepe nero ed il prezzemolo tritato e se necessario un goccio di latte, per renderele più morbide.
Il brodo dovrà coprire le polpette di almeno un centimetro.
Sbattiamo due uova o tre uova (secondo la quantità), saliamole, pepiamole e aggiungiamo la ricotta. e il prezzemolo tritato.
Aggiungiamo il composto al brodo.
Copriamo con il coperchio in modo che l'uovo si rapprenda e aggiungiamo la ricotta.
Serviamo caldo in ciotole facendo in modo che vi siano distribuidi equamente il brodo, le polpettine e la ricotta.
Nella seconda versione, quella al forno, bisogna mettere nella pirofila le polpettine di carne coperte di brodo.
Sbattiamo le uova, uniamoci la ricotta, sale, pepe e una spolverata di noce moscata.
Copriamo le polpettine con il composto di uova e ricotta.
Cuociamo in forno a 180° per una ventina di minuti, fino a quando non si sarà formata la crosticina.
Serviamo insieme polpettine, brodo e ricotta rappresa.
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