frittole e ziringole ... uno dei primi ricordi legati alla cucina e a nonna maria; una passione che inizia in un piccolo paese dei nebrodi, Montalbano Elicona, posto tra la grande montagna, l'Etna, e le sette sorelle, le Isole Eolie, di cui si gode uno spettacolo meraviglioso, con la sua cucina contadina e che continua a Messina col suo meraviglioso Stretto e la sua cucina marinara.

Tutto inizia dalla grande cucina da lavoro della nonna,la piccola finestrella che si affaccia sulla vallata dell'elicona con i suoi noccioleti (che hanno dato tanta ricchezza a un piccolo paese come Montalbano e oggi in gran parte abbandonati), in lontananza 'polverello'...; la cucina con le sue mattonelle bianche e azzurre, i fuochi da cottura a legna con i loro cerchi concentrici in ferro, il forno a legna con lo sportellino piccolo laterale che grazie 'a lumiricchia consentiva di controllare la cottura, le pentole di rame appese ai muri di tutte le misure ... fino a quella gigantesca per fare le conserva di pomodoro, la madia per impastare il pane e le tavole di legno appoggiate sui ferri per far riposare il pane, i lunghi bastoni appesi al tetto con delle corde a cui venivano appesi salami, lardo, buccuragliu; 'u baganu dove venivano lavorati i meravigliosi biscotti pasquali: 'nevurette, biscotti a cimino, al vino, al latte, cullure, ciambelle.

C'era ancora l'armadio con la rete dove venivano conservati i formaggi ... pecorino, provole, ricotta infornata.

Questa cucina era il regno di nonna maria, per ogni attività lei era il maestro d'orchestra, lei dirigeva, organizzava il lavoro per tutti quelli che la supportavano nei momenti importanti.

E anche noi bambini avevamo un ruolo!

Io e mio cugino Pippo consegnavamo queste meraviglie e in cambio ci venivano date caramelle, cioccolattini, ma anche soldi, cinque ... dieci lire, e noi a fine giornata dividevamo felici!!!

domenica 20 novembre 2011

Cavolfiore in agrodolce.


Ingredienti: cavolfiore, aglio, passulilla. pinoli, sale, pepe, aceto, zucchero e olio di oliva.

Puliamo e laviamo il cavolfiore evendo cura di non rovinare i ciuffetti.
Saltiamo l'aglio con l'olio di oliva in un tegame.
Aggiungiamo il cavolfiore appoggiando il cavolfiore dal gambo.
Saliamo, pepiamo e dopo qualche minuto aggiungiamo la passulilla e i pinoli.

Facciamo cuocere per circa quindici minuti a fuoco lento e se è necessario aggiungiamo un bicchier d'acqua.
Non utilizziamo il cucchiaio di legno perchè rischieremmo di trasformarlo in "pappetta".

Prepariamo l'agrodolce sciogliendo lo zucchero nell'aceto e uniamolo al cavolfiore.
Facciamo sfumare per qualche minuto.

Buonissimo sia caldo che freddo.

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