frittole e ziringole ... uno dei primi ricordi legati alla cucina e a nonna maria; una passione che inizia in un piccolo paese dei nebrodi, Montalbano Elicona, posto tra la grande montagna, l'Etna, e le sette sorelle, le Isole Eolie, di cui si gode uno spettacolo meraviglioso, con la sua cucina contadina e che continua a Messina col suo meraviglioso Stretto e la sua cucina marinara.

Tutto inizia dalla grande cucina da lavoro della nonna,la piccola finestrella che si affaccia sulla vallata dell'elicona con i suoi noccioleti (che hanno dato tanta ricchezza a un piccolo paese come Montalbano e oggi in gran parte abbandonati), in lontananza 'polverello'...; la cucina con le sue mattonelle bianche e azzurre, i fuochi da cottura a legna con i loro cerchi concentrici in ferro, il forno a legna con lo sportellino piccolo laterale che grazie 'a lumiricchia consentiva di controllare la cottura, le pentole di rame appese ai muri di tutte le misure ... fino a quella gigantesca per fare le conserva di pomodoro, la madia per impastare il pane e le tavole di legno appoggiate sui ferri per far riposare il pane, i lunghi bastoni appesi al tetto con delle corde a cui venivano appesi salami, lardo, buccuragliu; 'u baganu dove venivano lavorati i meravigliosi biscotti pasquali: 'nevurette, biscotti a cimino, al vino, al latte, cullure, ciambelle.

C'era ancora l'armadio con la rete dove venivano conservati i formaggi ... pecorino, provole, ricotta infornata.

Questa cucina era il regno di nonna maria, per ogni attività lei era il maestro d'orchestra, lei dirigeva, organizzava il lavoro per tutti quelli che la supportavano nei momenti importanti.

E anche noi bambini avevamo un ruolo!

Io e mio cugino Pippo consegnavamo queste meraviglie e in cambio ci venivano date caramelle, cioccolattini, ma anche soldi, cinque ... dieci lire, e noi a fine giornata dividevamo felici!!!

martedì 12 luglio 2011

Involtini di tonno.



Ingredienti: fettine di tonno tagliate sottili, pangrattato, pinoli, passulilla, prezzemolo tritato, pecorino fresco grattugiato, cipolla, foglie di alloro, vino bianco secco, sale, pepe e olio di oliva.

Condiamo il pangrattato con il formaggio grattugiato, i pinoli, a passulilla, il prezzemolo tritato, sale, pepe macinato e olio di oliva.
Laviamo le fettine di tonno e asciughiamole con della carta da cucina.



 
Distribuiamo il pangrattato sulle fettine di tonno e chiudiamole con uno stecchino.


 
Soffriggiamo la cipolla con le foglie di alloro in un tegame, uniamo gli involtini e facciamoli dorare in modo uniforme.


Sfumiamo gli involtini con il vino e facciamo cuocere per circa dieci minuti.

Tonno bollito ca' cipuddata.


Ingredienti: tonno, cipolla rossa, sale, pepe nero, foglioline di menta, aceto, olio di oliva.

Mettiamo a bollire una pentola con l'acqua.
Laviamo il tonno e quando l'acqua è in ebollizione mettiamolo a cucinare.

Nel frattempo puliamo le cipolle e tagliamole in lungo a fette di diversi millimetri di spessore.

Friggiamo la cipolla e insaporiamola con sale e pepe macinato.

Quando la cipolla avrà raggiunta un bel colore dorato aggiungiamo mezzo bicchiere d'acqua e completiamo la cottura fino a quando non sarà diventata morbida.
A questo punto sfumiamola con l'aceto e aggiungiamo le foglioline di menta.
Quando il tonno sarà cotto togliamolo dall'acqua e quando si sarò raffreddato un poco puliamolo.
Sistemiamo il tonno in un piatto da portata e copriamolo con la "cipuddata".
Facciamo insaporire per almeno mezz'ora.

domenica 10 luglio 2011

Melanzane 'mbuttunati.


Ingredienti: melanzane piccole, aglio, cipolla, pecorino fresco, acciughe salate, foglioline di menta, passata di pomodoro, sale, olio di oliva.

Laviamo le melanzane e facciamo delle incisioni con un coltello a punta.
Puliamo l'aglio e tagliamolo a fettine. Facciamo il formaggio e le acciughe a pezzetti.
Inseriamo nelle incisioni l'aglio, il formaggio, le acciughe e le foglioline di menta nelle incisioni.
Soffriggiamo la cipolla, aggiungiamo le melanzane e facciamole insaporire.
Copriamo con la passata di pomodoro e aggiungiamo il sale.

Facciamo cuocere per circa trenta minuti.


“La sua è una storia curiosa: ce la portarono i saraceni con il nome di “badingian”, ma non ebbe successo perché amarissima e ritenuta pure velenosa. Quella “mela” che ne precede il nome italiano è dovuta probabilmente alla Melongèna arabum con cui venne indicata dagli antichi botanici. Più tardi, portata in Sicilia dalla Palestina dai Padri Carmelitani nel Trecento, ebbe successo popolare “a canazzo”, affettata e fritta con le fette disposte a scaletta in una teglia rettangolare in modo da assomigliare a una parmiciana che in dialetto è la persiana. Qualcuno la tradusse (ignorando...) in parmigiana come se avesse a che vedere con Parma o con il suo cacio: si usò sempre il caciocavallo fresco!


"E’ bello sapere che quella umile melanzana, proprio nella felice età dei Florio, ebbe il suo momento di gloria entrando felicemente nella caponata, più esattamente nella seconda metà dell’Ottocento la petronciana finì per farla da padrona nella antichissima caponata.”

          Gaetano Basile.

Peperonata.



Ingredienti: peperoni di vari colori, cipolla, pomodorini, pinoli, passulilla, sale, zucchero, aceto, olio di oliva.


Laviamo i peperoni e soffriggiamoli in un tegame insieme alla cipolla.
Dopo qualche minuto aggiungiamo i pomodorini tagliati a spicchi e saliamo.
Mettiamo il coperchio al tegame per far completare la cottura senza aggiungere acqua.
Quando i peperoni saranno cotti aggiungiamo i pinoli, 'a passulilla (o uva passa) e l'aceto in cui avremo sciolto lo zucchero.
Lasciamo insaporire per cinque minuti.
Facciamo raffreddare a temperatura ambiente e poi in frigo.
La peperonata è ottima quando è riposata quindi è consigliabile prepararla il giorno prima.


Insalata di ceci.


Ingredienti: ceci, bicarbonato, aglio, menta fresca, sale, pepe nero, olio di oliva.

Mettiamo a bagno i ceci in acqua calda per circa sei ore e aggiungiamo un cucchiaino di bicarbonato.

Cuociamo i ceci in acqua calda con un pizzico di sale.
Quando saranno cotti, dopo circa quaranta minuti, scoliamoli e lasciamoli raffreddare.

Condiamoli con il pepe, l'aglio tritato, le foglie di menta e l'olio di oliva.


Palamito 'a ghiotta.


Ingredienti: palamito, olive nere, capperi, sedano, cipolla, passata di pomodoro, sale, pepe nero, olio di oliva.

Soffriggiamo la cipolla e il sedano.
Aggiungiamo i capperi, le olive nere snocciolate.

Aggiungiamo le fette di palamito e facciamole soffriggere da ambo i lati.
Insaporiamo con il sale e una macinata di pepe nero.
Uniamo la passata di pomodoro e facciamo cuocere per circa trenta minuti.

Calamari ripieni al sugo.


Ingredienti: calamari di grandezza media, pangrattato, capperi, pinoli, uva passa, aglio, sale, pepe nero, prezzemolo e olio di oliva.
Tritiamo le branchie dei calamari, dopo averli lavati, e friggiamoli in olio caldo.
Aggiungiamo i capperi i pinoli e l'uva passa.
Condiamo il pangrattato con l'aglio, il prezzemolo tritato, sale, una macinata di pepe nero e uniamolo alle branchie fritte.
Riempiamo i calamari con questo composto e chiudiamoli utilizzando uno stecchino oppure, come si faceva una volta, cendoli.
Soffriggiamo i calamari, in una padella, con l'olio di oliva caldo.
Prepariamo una passata di pomodoro aromatizzata con uno spicchio d'aglio e aggiungiamoci i calamari ripieni.
Facciamo completare la cottura per circa trenta minuti.
Con il pomodoro possiamo condire ... due fili di spaghettini.

venerdì 8 luglio 2011

Cotolette di pescespada.

                                                      


Ingredienti: fette di pescespada alte circa mezzo centimetro, pangrattato, pecorino grattugiato non troppo piccante, uova, sale, pepe nero macinato, prezzemolo e olio di oliva.

Laviamo le fette di pescespada e asciughiamole.

Sbattiamo le uova e insaporiamo con il sale, il pepe macinato e il prezzemolo tritato.
Condiamo il pangrattato con il pecorino.
Passiamo le fette di pescespada prima nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato.

Se vogliamo la panatura più croccante ripassiamole di nuovo prima nell'uovo e poi ancora nel pangrattato.
Friggiamo le fette di pescespada in abbondante olio caldo fino a quando saranno perfettamente dorate.

Tamponiale con la carta assorbente e mangiamole calde.